fbpx

Un percorso culturale tra i mosaici con scene mitologiche, gare di quadrighe e… fanciulle in bikini!

Nel cuore della Sicilia, sui Monti Erei Meridionali, all’altezza di circa 700 metri, sorge un’antica città tra le più importanti mete turistiche culturali della regione: Piazza Armerina.

Famosa per la presenza della Villa Romana del Casale, con i suoi magnifici mosaici, Piazza Armerina ha molto altro da offrire ai visitatori, con il suo centro storico medievale caratterizzato dalla mescolanza di stili, dal normanno al barocco. Non per niente, nel 1512, l’imperatore Carlo V l’aveva fregiata del titolo di Urbs Opulentissima (città ricchissima).

Ovviamente la Villa Romana del Casale è l’attrazione principale di Piazza Armerina. Inserita tra i Patrimoni dell’Unesco nel 1997, la struttura, che ha le caratteristiche del palazzo urbano imperiale romano, fu edificata in età costantiniana, nella prima metà del 300 d.C., ed è composta da quattro ambienti: l’ingresso monumentale, il corpo centrale (che si sviluppa intorno a una corte a peristilio), una trichora con peristilio ovoidale e un complesso termale. Al suo interno troviamo 60 ambienti, di cui 48 stanze, che contengono più di 3.500 metri quadri di pavimenti decorati con mosaici policromi di grandissima importanza artistica e non solo: accanto alle scene mitologiche ci sono, infatti, feste, scene di caccia, gare, allenamenti e vita domestica… Si tratta di informazioni uniche sulla cultura e sulla vita in epoca romana tardo imperiale.

Tra i più importanti mosaici troviamo quello della Grande Caccia che ricopre per intero un corridoio lungo oltre 65 metri e largo 5. L’enorme mosaico è stato realizzato da due maestranze diverse perché tra la parte sud e la parte nord si notano delle evidenti differenze stilistiche. La scena, nonostante il nome, non rappresenta una battuta di caccia bensì la cattura degli animali, probabilmente destinati al Colosseo per la lotta contro i gladiatori.

Il mosaico delle Fanciulle in Bikini è tra i più famosi della Villa Romana del Casale: mostra delle giovani donne intente ad allenarsi mentre indossano un “due pezzi” che sembra anticipare di circa 1600 anni l’invenzione del sarto francese Louis Réard, inventore del bikini nel 1946. Le atlete si stanno allenando nel lancio del disco, nella corsa e con i pesi; due di loro stanno giocando con una palla mentre altre due vengono premiate dall’unica fanciulla vestita con un mantello, probabilmente la giudice della gara. La stanza con le Fanciulle in Bikini presenta anche un’altra particolarità: originalmente era decorata con mosaici dai motivi geometrici, ancora visibili in un angolo, che successivamente furono ricoperti dal nuovo mosaico.

mosaico piazza armerina

Nell’atrio del complesso termale è presente un mosaico che rappresenta il Circo Massimo durante una gara di quadrighe. Si tratta di un mosaico ricco di dettagli, con la corsa narrata in tutte le sue fasi, dai carceres (i box dai quali partivano i quattro carri) alla premiazione. Durante la corsa si più anche vedere il capovolgimento di una quadriga, quella della fazione rossa.

Tra i mosaici di soggetto mitologico, non possiamo non parlare di quello che racconta l’episodio di Ulisse mentre fa ubriacare Polifemo (un canto dell’Odissea ambientato in Sicilia di cui parliamo approfonditamente nella sezione Sicily for Kids), che si trova nell’anticamera dell’appartamento settentrionale. Nel mosaico Ulisse porge un otre di vino a Polifemo che viene rappresentato con tre occhi mentre sta squartando con le mani un ariete.

Non tutte le stanze della Villa Romana del Casale sono pavimentate con mosaici. La Basilica, una grande sala absidata che aveva funzione pubblica di ricevimento, presenta una pavimentazione in marmo colorato e porfido.

Scoperta nel 1950 dall’archeologo Gino Vinicio Gentili, la Villa Romana del Casale è, anche grazie al suo perfetto stato di conservazione, uno dei migliori modi per immergersi nell’arte e nella cultura dell’impero romano.

Oltre alla magnifica villa romana, Piazza Armerina offre ai suoi visitatori molte altre bellezze da scoprire, a partire dalla Cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie, la cui cupola, con oltre 76 metri, è la più alta della Sicilia. La Cattedrale presenta una grande commistione di stili, dal gotico al barocco. Il campanile, alto 40 metri, è in stile gotico-catalano e apparteneva alla chiesa che sorgeva nello stesso punto prima della costruzione della cattedrale. La posizione è la più alta della città, in modo da far svettare l’edificio e la sua cupola sopra tutta Piazza Armerina. L’esterno è realizzato in pietra arenaria mentre all’interno è presente un battistero argenteo di Antonello Gagini e una croce lignea dipinta fronte e recto.

Tra gli edifici religiosi più importanti ci sono la Chiesa di San Pietro e quella di San Rocco. La prima ha, al suo interno, un soffitto a cassettoni decorati e un grande dipinto raffigurante la Madonna con Sant’Antonio e donatori, opera probabilmente di Caravaggio o della sua scuola. La Chiesa di San Rocco fu costruita, insieme all’attiguo monastero, dai monaci benedettini in fuga dal vicino borgo rurale di Fundrò. La statua marmorea della Madonna all’interno della chiesa proviene dall’antica abbazia.

Tra i più importanti edifici civili c’è Palazzo Trigona della Floresta, che si trova vicino alla cattedrale: si tratta di un edificio a tre piani costruito intorno al 1690 in pietra arenaria. Il Palazzo oggi ospita il Museo Archeologico. Il Castello Aragonese fu costruito nel XIV secolo per scopi difensivi. Diventato carcere nel corso del 1800, oggi è stato restaurato. L’interno non è visitabile. Il Teatro Garibaldi è uno dei più antichi teatri comunali siciliani. L’edificio è del XVIII secolo mentre il suo soffitto è stato affrescato da Giuseppe Paladino nei primi del 1900.

Con la sua Villa Romana del Casale, le sue chiese e i suoi edifici, Piazza Armerina promette ai visitatori un viaggio storico e artistico lungo quasi duemila anni e rappresenta uno dei luoghi culturalmente più importanti di tutta la Sicilia.

villa romana del casale

Comments are closed.