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La nascita miracolosa di una spiaggia tra le più belle e famose della costa nord della Sicilia

Una lingua di sabbia che taglia in due il mare partendo da un costone roccioso nella cui cima si trova un santuario che attira ogni anno tantissimi fedeli. Ai piedi del promontorio, a impreziosire ancor di più questa scenografia naturale, dei piccoli laghetti che si modificano in base alle maree. Uno scenario unico come solo la Sicilia sa offrire. Stiamo parlando della Spiaggia di Tindari all’interno della Riserva dei Laghetti di Marinello.

Tindari è una frazione di Patti e si trova in provincia di Messina, tra Milazzo e Capo d’Orlando. La spiaggia, conosciuta come Marinello Olivieri, è una delle più famose in tutta la regione sia per la sua conformazione che per le leggende che si tramandano sulla sua nascita e sul santuario sopra di essa.

A guardarla dall’alto, la spiaggia sembra proprio una lunga lingua di sabbia che divide in due il mare. Formata da sabbia fine e bianca e, in alcuni punti, di finissima ghiaia, la spiaggia è circondata da un mare cristallino e dalle mille sfumature di azzurro. I fondali sono bassi e sabbiosi anche se in alcuni punti sono un po’ più profondi. La stessa conformazione della spiaggia la fa essere bivalente: se da un lato il mare è protetto dalla lingua di sabbia ed è meno profondo, dall’altro lato è più esposto alle correnti e il fondale è più profondo.

Per arrivare nella spiaggia bisogna camminare lungo il sentiero che si trova all’interno della riserva naturale. Visto che si tratta di un’area protetta non è possibile parcheggiare vicino. In alternativa si può prendere una barca nella spiaggia attrezzata che si trova subito dopo la riserva. Proprio per questi motivi, la spiaggia risulta essere non troppo affollata anche nei mesi dove c’è maggior afflusso turistico.

La Riserva naturale dei Laghetti di Marinello ospita i famosi laghetti che sono nati dagli interventi artificiali effettuati a valle del torrente Timeto. I laghetti cambiano forma in base alle stagioni e, soprattutto, alle maree. Le loro acque salmastre sono sempre tiepide e limpide. Intorno ai laghetti la spiaggia è caratterizzata dalla presenza di alcune dune sabbiose.

La Riserva naturale nasce per la presenza di un caratteristico ambiente salmastro di tipo lacustre con le sabbie marine. L’interno della riserva è un punto di sosta per diverse specie di uccelli migratori.

Sulla nascita di questa splendida spiaggia si narra una leggenda secondo la quale la formazione della striscia di sabbia sarebbe avvenuta in modo miracoloso. Si racconta di una madre in visita con la proprio bambina al santuario che si trova in cima al promontorio, che ospita la famosa statua della Madonna Nera di Tindari. La piccola sarebbe caduta dalla terrazza del santuario per poi salvarsi miracolosamente, con le acque del mare che si sarebbero ritirate nel momento dell’impatto, lasciando affiorare la lingua di soffice sabbia che vediamo tutt’ora. La madre, inizialmente scettica sulla natura miracolosa della statua a causa della pelle scura della Madonna, dopo aver assistito al miracolo e aver potuto riabbracciare la propria figlia sana e salva si sarebbe ricreduta, diventandone devota.

La spiaggia di Tindari non può che legarsi al santuario sovrastante e ai resti dell’antica città greca. Tindari fu fondata da Dionisio di Siracusa nel 396 a.C. per essere una colonia di mercenari siracusani nel corso della guerra contro Cartagine. Il nome deriva da Tindaro, antico re spartano. È possibile visitare i resti dell’antica città nel Parco Archeologico, dove spicca il teatro greco risalente al IV secolo, ancora in ottime condizioni. Il Santuario della Madonna Nera si trova nella posizione dell’antica acropoli: una posizione che ai tempi della guerra con i cartaginesi era strategica per poter avvistare da lontano i nemici e che oggi mostra un incredibile e suggestivo panorama a turisti e visitatori.

Ad unire Marinello e il santuario di Tindari c’è anche un magnifico sentiero immerso nella natura della macchia mediterranea, tra fichi d’india e ginestre, ricco di punti panoramici: il Sentiero coda di volpe. Lungo circa un chilometro, questo percorso vi mostrerà i laghetti di Marinello dall’alto, mentre il panorama raggiunge da un lato Capo Milazzo e dall’altro il Golfo di Patti. Sullo sfondo, in direzione del mare, sono ben visibili le Isole Eolie.

Mare cristallino, storia, leggende, splendidi laghetti, natura incontaminata… C’è più di un motivo se la spiaggia di Tindari è considerata tra le più belle della costa nord della Sicilia. A voi non resta che scoprirli trascorrendo una fantastica giornata in questo paradiso siciliano.  

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