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Il presidente della Gesap racconta gli importanti investimenti che l’azienda sta facendo per garantire un futuro sempre più radioso all’aeroporto di Palermo

Sono passati solo pochi mesi dal suo insediamento a Presidente della Gesap, la società di gestione dell’Aeroporto Internazionale “Falcone Borsellino” di Palermo, ma Salvatore Burrafato può già stilare un primo bilancio, forte delle incredibili performance del 2023 rispetto al numero di passeggeri transitati dall’aeroporto, e può tracciare la rotta per il futuro dello scalo palermitano. Un futuro che vedrà importanti investimenti, sia dal punto di vista infrastrutturale che da quello dei servizi offerti. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere il Falcone Borsellino, grazie anche alla sua posizione strategica, l’hub aeroportuale del Mediterraneo per eccellenza. Ecco l’intervista rilasciata in esclusiva per Amazing Sicily.

Quali sono i risultati che ha ottenuto da quando è presidente della Gesap di cui va più fiero?

Prima di tutto, sono orgoglioso del clima di collaborazione che, a tutti i livelli, contraddistingue l’operatività della Gesap. Siamo una squadra nel miglior senso del termine. Grazie a questo sentire, e qui veniamo ai dati concreti, è stato possibile realizzare delle performance incredibili rispetto al numero di passeggeri. Nei primi dieci mesi del 2023 abbiamo già superato i 7 milioni di passeggeri, il totale di quanto ottenuto in tutto il 2022. Contiamo di superare la soglia degli 8 milioni nel dicembre 2023 grazie ad una crescita del 13% rispetto al 2022. Questi dati sui passeggeri ci consentono di centrare un dato economico molto importante: il valore della produzione è cresciuto più del suo costo, quindi è stato creato del valore aggiunto, con l’utile d’esercizio quasi raddoppiato, da 2 milioni a 3,9 milioni di euro nel primo semestre 2023.

Quale, invece, l’aspetto dell’aeroporto che vorrebbe migliorare?

Dobbiamo lavorare ancora molto sul fronte infrastrutturale. Ma ci sono anche degli aspetti “simbolici” da migliorare, soprattutto per i servizi offerti, e per questo, di recente, abbiamo varato un ambizioso piano di investimenti da 68 milioni che sarà garantito quasi interamente con fondi propri della Società prevedendo, ove fosse necessario, il ricorso al debito per un importo massimo di 15 milioni di euro nel 2026. Ma c’è di più. Per rendere evidente lo sforzo che si sta facendo per modernizzare e potenziare il nostro terminal basta sfogliare il piano di sviluppo approvato da Enac per il periodo 2020/2023 che vale complessivamente 252 milioni, di cui oltre cento da spendere nel quinquennio 2023/2027. Interventi che stanno già cambiando il volto del terminal e che in, un futuro prossimo, continueranno a migliorarne la fruibilità e l’accessibilità.

Quali sono i prossimi obiettivi e i prossimi miglioramenti nei servizi già programmati?

Stiamo programmando interventi indispensabili e strategici per il nostro scalo aeroportuale. Nel settore delle infrastrutture di volo, prevediamo il potenziamento delle infrastrutture airside, tra cui l’implementazione di infrastrutture a 400 Hz. Per quanto riguarda il terminal, stiamo lavorando su progetti entusiasmanti. Sono previsti, adeguamenti sismici e ristrutturazioni, nonché la creazione di nuovi gates e di nuove aree commerciali. Il nostro obiettivo è offrire ai passeggeri un’esperienza ancora migliore rispetto all’attuale.
Al di là del terminal, stiamo investendo anche in sistemi di accesso, viabilità e parcheggi. C’è molto da fare: l’ampliamento delle reti fognarie e la creazione di nuovi parcheggi, tra cui un parcheggio multipiano lato Trapani.
Siamo entusiasti di portare avanti questo viaggio di trasformazione del terminal così da assicurare ai nostri passeggeri un’infrastruttura all’altezza delle aspettative.

Come vede l’aeroporto di Palermo tra tre anni?

Non è importante quel che vedo o immagino io ma quel che riusciremo a consegnare agli utenti. Vogliamo anche migliorare le nostre performance green tant’è che nel piano sono previsti interventi per la produzione di energia verde attraverso campi fotovoltaici all’interno del sedime aeroportuale e per l’adeguamento del depuratore esistente. Dal punto di vista “commerciale”, infine, credo sia un obiettivo necessario rafforzare ancora di più la vocazione internazionale del nostro scalo.

L’Aeroporto di Palermo si trova in posizione strategica per i collegamenti internazionali non soltanto verso le destinazioni oltre oceano ma anche verso il continente africano. Da qui l’affascinante prospettiva, oramai certa, del volo diretto Palermo – New York. Attualmente, infatti, il Falcone e Borsellino è l’unico scalo siciliano che dispone di 2 piste e di un piazzale aeromobili che consentono il decollo, l’atterraggio e la sosta degli aeromobili che effettuano le tratte intercontinentali.
I recenti interventi di ampliamento del terminal passeggeri nonché la presenza della stazione ferroviaria all’interno dello stesso terminal fanno sì che il Falcone e Borsellino possa tranquillamente candidarsi a “reale” Hub aeroportuale del Mediterraneo integrandosi perfettamente con l’hub crocieristico di Palermo.

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