Nel Castello Normanno potrete godere di una vista su tutta la Sicilia Occidentale e visitare un luogo importante per la storia d’Italia
Nel cuore della valle del Belice, nel punto più alto della collina dove sorge l’omonima città, si erge il Castello di Salemi, detto anche Castello Normanno. La sua costruzione risale al 1077: il castello fu voluto da Ruggero I di Sicilia che lo fece erigere sulle preesistenti fortificazioni greco-romane. Le prime testimonianze della sua esistenza si trovano all’interno del “Libro di Ruggero”, scritto nel 1154 dal geografo arabo-siciliano Abu Abdallah Muhammad ibn Muhammad ibn Idris, che sottolinea l’eccelsa posizione del maniero.
Quello che oggi è uno splendido panorama che si può godere dal terrazzo merlato (che ancora oggi è il punto più alto della città), con una vista che mostra buona parte della Sicilia Occidentale fino al mare, un tempo era un punto di osservazione strategico per vedere arrivare i nemici e i pirati già da una lunga distanza e prepararsi a schierare le proprie difese.
A quel periodo risale anche l’iscrizione I.C.N.C.R.I. che si trova sull’architrave di una delle finestre del mastio, il cui significato è ancora fonte di dibattito: “Iesus Christus Nazarenus Crucifixus Rex Iudeorum” (Gesù Cristo di Nazareth, crocifisso, Re dei Giudei) oppure “In Ctristi Nomine Comes Rogerius Instruxit” (Nel Santo Nome, il Conte Ruggero istruì). Nel XII secolo il castello fu rimaneggiato da Federico II di Svevia.

La posizione del Castello di Salemi, posto sulla sommità della collina, non ha permesso di costruire un fossato difensivo: per questo motivo, invece che attraverso un ponte levatoio, al maniero si poteva accedere tramite una grande porta sormontata da due archi a sesto acuto. La porta veniva chiusa e sbarrata grazie a un sistema di carrucole che azionava una possente saracinesca che scorreva in un’intercapedine che era stata ricavata tra la parte esterna e interna del portale. La sicurezza era garantita anche dalla doppia cinta muraria che circondava la città e il castello, di cui rimangono alcune tracce.
Oltre al terrazzo merlato, il maniero ha tre torri angolari (una quarta posizionata a nord è crollata, probabilmente, nel XVII secolo), una cilindrica e due quadre.
Il Castello di Salemi ha avuto un ruolo fondamentale nella storia siciliana e italiana. Fu qui che nel 1441 si formò una confederazione che si impegnava a difendere la regina Bianca d’Aragona, formata da Salemi, Trapani, Mazara, Partanna, Castelvetrano e Monte San Giuliano. E fu sempre nel castello, sulla torre tonda, che il 14 maggio del 1860 Giuseppe Garibaldi issò la bandiera tricolore, proclamando la città capitale d’Italia per un giorno.
Nel corso dei secoli il maniero ha cambiato più volte destinazione d’uso. Dal 1789 diventò un carcere mentre, a partire dal 1934, venne qui istituita la biblioteca comunale fino al 1968, anno in cui il devastante terremoto del Belice lo danneggiò a tal punto da farlo rimanere chiuso per 35 anni. A seguito di lavori di restauro e consolidamento predisposti dalla Regione Siciliana, il castello fu riaperto in modo parziale nel 2002 e definitivo nel 2010. Oggi, con la sua storia, la sua imponenza e i suoi magnifici panorami, è uno dei castelli maggiormente ammirati da visitatori e turisti in Sicilia. Se volete vivere e respirare atmosfere medievaleggianti, non dovete assolutamente perdere la possibilità di visitare il Castello di Salemi.

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