In Sicilia è possibile visitare alcuni tra i presepi viventi più suggestivi d’Italia
Oltre al presepe vivente organizzato annualmente nella Grotta Mangiapane a Custonaci, in provincia di Trapani, in Sicilia ci sono numerose rappresentazioni teatrali della Natività, nelle quali sono coinvolti spesso numerosi figuranti. Ognuno di questi presepi viventi ha le sue peculiarità e fa rivivere le tradizioni e i mestieri antichi del luogo.
Il presepe vivente di Paternò, ad esempio, viene realizzato al Borgo Gancia, tra le piccole vie del caseggiato medievale che si trova sulla collina della cittadina in provincia di Catania. Non è un semplice presepe da visitare, ma una vera e propria rievocazione storica dove è possibile assistere alla vita dei personaggi, tutti in costume d’epoca, che si preparano al grande evento mentre continuano a svolgere i loro tradizionali mestieri. La rappresentazione vede numerosi figuranti muoversi, muniti di fiaccole e candele, lungo tutto il pendio della collina, mentre svolgono i mestieri artigiani tipici della civiltà contadina di Paternò del 1800. È possibile anche degustare i prodotti tipici come la ricotta, il pane caldo con l’olio, la marmellata di arance e i ceci. Tra le caratteristiche tipiche del presepe vivente paternese c’è la musica: le melodie degli zampognari, infatti, accompagneranno la visita dei fedeli e dei turisti che ogni anno giungono numerosi ad assistere a questa bellissima rappresentazione della Natività.
Vincitore del titolo di Borgo più bello d’Italianel 2014, Gangi, comune madonita in provincia di Palermo, ospita ogni anno uno dei più suggestivi presepi viventi in Sicilia, dal titolo “Da Nazareth a Betlemme”. Palcoscenico principale è il centro storico del paese, con le sue torri e le sue piccole vie che si trasformano per l’occasione. Nell’antico quartiere di Santa Lucia, oltre cento figuranti, tutti in costumi palestinesi grazie a un approfondito studio storico e antropologico, raccontano la Natività mostrando scene che rievocano la Palestina di un tempo, con la presenza dei soldati romani, ed altre dal carattere esclusivamente religioso. Ogni scena è priva di dialoghi, con una voce fuori campo a spiegare ciò che sta accadendo davanti agli occhi degli spettatori. Il presepe vivente di Gangi ha ricevuto, nel corso degli anni, prestigiosi premi ed è stato inserito tra i più belli d’Europa.
In provincia di Ragusa ci sono due famosi presepi viventi, a Giarratana e a Ispica. Quello di Giarratana ha vinto, nel 2015, il premio di miglior presepe vivente d’Italia assegnato dall’associazione Praesepium historiae ars populi, grazie ai suoi magnifici quadri viventi che prendono vita al calar della sera quando, rischiarati al lume di candela o da lampade a petrolio, rievocano il passato del paese e la sua tradizione rurale e artigiana del 1800. Si possono vedere le famiglie riunite intorno al focolare domestico, gli artigiani mentre creano i loro manufatti, il mugnaio, le lavandaie, e molto altro. Dopo una strada che si innalza illuminata solo da fiaccole, ci si sposta in un tempo remoto, entrando tra i ruderi del Castello dei Settimo dove è possibile assistere all’ultimo, e più suggestivo, quadro vivente, quello della Natività.
Di grande impatto scenografico è il luogo scelto per la rappresentazione del presepe vivente di Ispica: le antiche grotte della Cava di Ispica e di Parco Forza, con il loro panorama e la loro atmosfera. Si tratta di una vallata con un’area archeologica che, per la particolare morfologia a forma di gola, per la posizione adatta alla difesa e per la vicinanza del mare, è stato uno dei più grandi insediamenti rupestri in Sicilia. Proprio nell’itinerario che porta dal centro storico all’area archeologica, le grotte vengono trasformate in botteghe di artigiani, con più di cento figuranti che impersonificano falegnami, sarti, carrettieri e molti altri mestieri. C’è anche un antico oleificio del 1700 che riprende a lavorare per l’occasione. Lo scorso anno il presepe vivente di Ispica, con circa 13 mila visitatori, è stato il più visto in Sicilia. Giunto alla XXVII edizione, quest’anno il presepe avrà un’ambientazione che richiamerà le atmosfere cinematografiche sicule del Secondo Dopoguerra. Un viaggio nella pellicola d’autore ma anche nei valori più profondi del Natale e nell’autentica cultura della Trinacria.
Il presepe vivente di Termini Imerese, in provincia di Palermo, vi porterà nelle vie del centro storico del paese che ricrea l’antica Palestina. I visitatori, divisi in gruppi, potranno intraprendere un percorso di quasi due ore che va da Piazza Duomo e arriva a Piazza delle Terme, in cui vedranno ricostruite la reggia di Re Erode, il tempio di Gerusalemme, il mercato di Betlemme e l’accampamento dei romani. Un percorso che è anche un modo per riscoprire i monumenti più importanti della cittadina e il presepio in marmo di Andrea Mancino custodito nella Chiesa dell’Annunziata, che, risalente al 1494, è il presepe più antico in Sicilia.
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