La presidente della SAC racconta i traguardi raggiunti dall’aeroporto di Catania, dal nuovo volo per New York al ruolo strategico per garantire la continuità territoriale
Non c’è persona al mondo che conosca l’importanza strategica dell’aeroporto di Catania come Giovanna Candura: vicepresidente della SAC (Società Aeroporto Catania) dal 2019 al 2022 e, subito dopo, presidente della stessa azienda, ha contribuito a raggiungere i grandi obiettivi che l’aeroporto ha ottenuto negli ultimi anni, passando per il centenario dello scalo al record di passeggeri in un anno, raggiunto nel 2024. Obiettivi che si rinnovano per i prossimi anni con nuovi voli e nuovi investimenti, a partire dalla nuova VIP lounge all’ampliamento della pista di atterraggio. Ecco l’intervista che ha rilasciato in esclusiva ad Amazing Sicily Magazine.
Quali sono i risultati che ha ottenuto da quando è presidente della SAC di cui va più fiera?
Sono particolarmente orgogliosa di poter dire che il 2024 è stato un anno storico per l’Aeroporto di Catania. Abbiamo celebrato il centenario dello scalo e, al contempo, abbiamo raggiunto un traguardo significativo: oltre 12 milioni di passeggeri, con un incremento del +15% rispetto all’anno precedente. Questo risultato ci ha permesso di scalare la classifica nazionale, portandoci al quinto posto tra gli aeroporti più trafficati d’Italia secondo i dati di Assoaeroporti.
Questi numeri raccontano una crescita costante e una risposta concreta alle esigenze di un turismo sempre più dinamico e internazionale. Non si tratta solo di cifre, ma di un riconoscimento del ruolo strategico che Catania ricopre nel Mediterraneo: un hub capace di collegare la Sicilia con il mondo, favorendo lo sviluppo economico, culturale e sociale del territorio.
Anche l’Aeroporto di Comiso ha ricevuto nuova linfa, con importanti investimenti destinati alla rifunzionalizzazione del terminal e alla creazione di un’area cargo.
Qual è l’aspetto dell’aeroporto che vorrebbe migliorare?
Riteniamo strategico il completamento del processo volto a garantire la continuità territoriale, per la quale abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare costantemente. Si tratta di un tema di primaria importanza per assicurare ai cittadini siciliani collegamenti regolari e sostenibili con le principali città italiane, in particolare Roma e Milano, e per rafforzare il ruolo dell’aeroporto come infrastruttura di servizio pubblico. Un ulteriore ambito su cui stiamo concentrando l’attenzione riguarda il miglioramento dell’esperienza del passeggero attraverso l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione dei servizi. Vogliamo continuare a garantire livelli elevati di efficienza operativa, sicurezza e qualità dell’accoglienza, in linea con le best practice del settore.
Quali sono i prossimi obiettivi e i prossimi miglioramenti nei servizi già programmati?
Il 2025 è un anno di grandi traguardi. Sul piano operativo, per la stagione estiva abbiamo programmato 84 destinazioni da Catania, di cui ben 61 internazionali e 8 extraeuropee. Tra queste, spicca il nuovo collegamento diretto giornaliero con New York in partenza il prossimo 23 maggio, che rappresenta una svolta epocale per il nostro aeroporto e per tutta la Sicilia. Non è solo un volo: è un ponte tra culture, economie e comunità. Pensiamo soprattutto ai tanti siciliani all’estero che potranno ritrovare le proprie radici, ma anche alle opportunità che questo crea per le imprese e il turismo. Inoltre, per accogliere al meglio i passeggeri in transito a Catania, abbiamo recentemente inaugurato una VIP Lounge di 400 mq, pensata per chi desidera trasformare il proprio viaggio in un’esperienza completa, offrendo servizi esclusivi e il massimo comfort. Stiamo anche facendo i lavori di ampiamento della pista, lavori che si svolgono nelle ore notturne per non dare problemi al regolare traffico aereo.
Il nostro obiettivo è chiaro: rendere sempre più accessibile, accogliente e connessa la nostra Sicilia. Vogliamo che chi arriva trovi un aeroporto moderno ed efficiente, e che chi parte senta già all’imbarco l’identità e il calore della nostra terra.

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